La lotteria degli scontrini limitata ai pagamenti digitali
In arrivo anche la norma per rendere non imponibili i versamenti del cashback di Stato
La lotteria degli scontrini abbandona il contante. E per rafforzare ulteriormente la spinta ai pagamenti digitali arriva l’esclusione esplicita di ogni tipo di tassazione del cashback, il meccanismo di rimborso per chi salda gli acquisti (ad eccezione di quelli online) con moneta elettronica. Nel cantiere del programma «Italia cashless» lanciato dal Governo con la manovra dello scorso anno arrivano due ritocchi pesanti destinati a entrare nel Ddl di Bilancio atteso in Parlamento la prossima settimana. La lotteria scontrini, che dopo tre rinvii è in procinto di partire dal prossimo 1° gennaio, premierà soltanto gli acquisti effettuati, con carte, bancomat, App e altri sistemi di pagamento elettronico.
Un cambio in corsa che, nonostante il quadro legislativo sia ancora in divenire, ha cominciato a prendere forma sul portale dedicato alla riffa di Stato (www.lotteriadegliscontrini.gov.it) che anticipa già la svolta cashless. Il meccanismo resta sostanzialmente identico, in quanto da dicembre sarà possibile registrarsi al portale e scaricare il codice lotteria da mostrare poi all’esercente al momento dell’acquisto. Con la modifica in arrivo, ogni pagamento elettronico consentirà di generare un biglietto virtuale per ogni euro speso, fino a un massimo di mille biglietti virtuali per ogni scontrino di importo pari o superiore a mille euro. Nel caso in cui l’importo speso è superiore a un euro, l’eventuale cifra decimale superiore a 49 centesimi produrrà comunque un altro biglietto virtuale. Resta anche confermata l’esclusione degli acquisti tramite e-commerce. E qui però si pone un problema legato all’attuale emergenza coronavirus e agli effetti dell’ultimo Dpcm che ha differenziato chiusure e lockdown a seconda della gravità della situazione nelle varie regioni. Di fatto, la partenza non sarebbe uniforme con alcune aree in cui chi fa più acquisti fisici avrebbe più probabilità di estrazione. Tra l’altro proprio sulle estrazioni, il portale già indica un differimento nel debutto delle estrazioni settimanali che partiranno da giugno mentre la prima estrazione mensile è al momento in programma l’11 febbraio per gli acquisti senza contanti di gennaio. L’appuntamento per la prima estrazione annuale è invece nel 2022 per le spese cashless del 2021.
Ma il Ddl di Bilancio dovrebbe intervenire anche su uno degli aspetti finora più dubbi sul cashback, il meccanismo di rimborso delle spese (sempre ad esclusione di quelle online) pagate con moneta elettronica pronto a debuttare da dicembre. Le restituzioni non saranno, infatti, soggette a tassazione (come invece avviene per i cashback privati), evitando così l’effetto di dare con una mano e togliere con l’altra. Intanto ieri è arrivato il via libera del Consiglio di Stato allo schema di decreto dell’Economia. Un sì con diverse osservazioni: da quelle di forma nella stesura per l’eccessivo ricorso ad anglicismi sia nella sostanza in cui, tra l’altro, si chiede di chiarire meglio sul supercashback per chi effettua più spese con moneta elettronica sia gli eventuali ex aequo sia l’ambito di applicazione del divieto di frazionamento artificioso dei pagamenti per lo stesso acquisto.