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La quota della Srl nella dichiarazione di successione

Per quantificare il valore rileva il dato contabile dell’ultimo bilancio approvato; è possibile però far valere eventi sopravvenuti e antecedenti al decesso, che abbiano mutato quei valori

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di Vincenzo Pappa Monteforte

La domanda

Il valore di una quota di partecipazione di una srl da riportare nella dichiarazione di successione è quello pari alla quota del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio pubblicato prima del decesso del "de cuius", tenendo conto dei mutamenti sopravvenuti nelle voci del patrimonio netto fino alla data del decesso (articolo 16, Dlgs 346/90.). Considerato che il patrimonio netto risultante dal bilancio riferito al giorno del decesso non può mai corrispondere a quello del bilancio al 31 dicembre dell’anno precedente sia per la presenza della voce «Risultato di periodo» che per l’assenza dell’utile risultante nel bilancio pubblicato (perché imputato nel frattempo a riserva oppure distribuito), si chiede: la voce del patrimonio netto risultato di periodo costituisce "mutamento" di cui tenere conto oppure si deve tenere conto dei mutamenti delle sole voci: capitale sociale e riserve, non considerando in quest’ultima il travaso dell’utile dell’esercizio precedente ?
M. T. - Foggia

Il quesito, apparentemente semplice nella sua ricostruzione, apre ad una molteplicità di considerazioni, vagliate - non troppo tempo fa - dalla giurisprudenza nella vicenda successoria di un noto stilista italiano. Ai sensi dell’articolo 16, comma 1, del testo unico sulle successioni e donazione (Dlgs 346/1990), la base imponibile, relativamente alle quote sociali comprese nell’attivo ereditario, è determinata assumendo «…. per le quote di società non azionarie…. il valore proporzionalmente corrispondente...