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Lo split payment «esclude» l’Iva per cassa

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di Giuseppe Barbiero

La domanda

Un contribuente che applica il regime dell'Iva per cassa dal 2014, a seguito della modifica sulla normativa dello split payment (articolo 1 del Dl 50/2017), dal 1° luglio scorso fattura solo a clienti soggetti a split payment. Si chiede se, da tale data, il contribuente esca quindi dal regime dell'Iva per cassa, oppure mantenga tale regime fino al 31 dicembre.C.C. - LATINA

Richiamata la disposizione ex articolo 2, lettera d, del decreto ministeriale 11 ottobre 2012, che esclude dalla liquidazione dell'Iva per cassa le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte allo Stato e agli altri enti di cui all'articolo 6, quinto comma, secondo periodo, del Dpr 633/1972, si ritiene che il contribuente, emettendo dal primo luglio 2017 solo fatture nei confronti degli enti soggetti alla scissione dei pagamenti (a norma dell'articolo 1 del Dl 50/2017), non possa utilizzare da tale data il “regime Iva per cassa”. Infatti, il meccanismo dello split payment, escludendo l'incasso – da parte del fornitore di beni e servizi – dell'Iva esposta in fattura, con la dicitura “scissione dei pagamenti”, non genera per il cedente/ prestatore un'imposta da liquidare e da versare all'Erario.

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