Imposte

Per le banche dati aliquota Iva super ridotta

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di Michele Brusaterra


La cessione di abbonamenti a banche dati sconta l'aliquota Iva del 4 per cento se i documenti a cui dà accesso sono muniti di codice Isbn o Issn.

È questa la presa di posizione dell'agenzia delle Entrate, attraverso la risoluzione n. 120/E del 28 settembre 2017, che ha vagliato la richiesta di un contribuente alle prese con un contratto per l'acquisizione di materiale scientifico attraverso una banca dati.

Tutto scaturisce da quanto stabilito dal numero 18, della Parte II, della Tabella A allegata al Dpr 633/1972, che stabilisce l'applicazione dell'aliquota Iva del 4 per cento a giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri, periodici, anche in scrittura braille e su supporti audio-magnetici per non vedenti e ipovedenti, a esclusione dei giornali e periodici pornografici e dei cataloghi diversi da quelli di informazione libraria, edizioni musicali a stampa e carte geografiche, compresi i globi stampati.

La legge 190/2014 (legge di Stabilità 2015), attraverso il comma 667, dell'articolo 1, come modificato dalla legge 208/2015 (legge di Stabilità 2016), dispone letteralmente che «Ai fini dell'applicazione della tabella A, parte II, numero 18, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, sono da considerare giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici tutte le pubblicazioni identificate da codice Isbn o Issn e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica».

Per codice Isbn si intende l'International Standard Book Number che è un numero di riferimento usato a livello internazionale per i libri, e per Issn si intende l'International Standard Serial Number, che è anch'esso un numero internazionale che identifica, però, le pubblicazioni in serie quali, a titolo esemplificativo, i quotidiani e le riviste: l'Iva al 4 per cento si può quindi applicare a tutti questi prodotti.

In merito all'applicazione di tale aliquota Iva ridotta, l'agenzia delle Entrate con la propria circolare n. 20/E/2016 aveva già chiarito, però, che la presenza del codice Isbn o Issn è una condizione necessaria ma non sufficiente.

I prodotti editoriali in questione, infatti, è necessario posseggano anche delle caratteristiche distintive che sono tipiche dei «giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri, periodici …» fra cui, a titolo esemplificativo, la cadenza quotidiana, l'invio giornaliero di informazioni desunte dalla stampa quotidiana e/o periodica, la presenza di una funzione divulgativa e scientifica, ecc.

Tornando alla banca dati, l'agenzia delle Entrate, dunque, nell'affermare sostanzialmente l'applicabilità dell'aliquota Iva super ridotta del 4 per cento alla fattispecie indicata, sottolinea che la ragione per cui è applicabile tale aliquota deriva proprio dal fatto che, con la sottoscrizione del contratto in questione, il soggetto che si abbona ha la possibilità di acquisire il contenuto digitalizzato di libri e di altre pubblicazioni che risultano avere le caratteristiche dei giornali, dei notiziari quotidiani, dei dispacci delle agenzie di stampa, dei libri e dei periodici, muniti di codice Isbn o Issn.

Per tale ragione anche per gli abbonamenti in questione trova applicazione l'aliquota Iva del 4 per cento di cui al n. 18 della tabella A, parte II, allegata al Dpr 633/1972.

Per ulteriori approfondimenti vai alla sezione «Circolari 24» del Quotidiano del Fisco

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