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Per la data sbagliata della ritenuta riportata sul modello 770 la sanzione va da 516 a 4.131 euro

Modello 770

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di Rosanna Acierno

La domanda

Un soggetto opera una ritenuta nell’anno X, ma la versa dopo la presentazione del modello 770 relativo allo stesso anno, per la cui presentazione, tempestiva, è obbligato ad indicare una data di versamento non veritiera (la ritenuta viene correttamente indicata nel 770). Si chiede se per il ravvedimento occorra fare riferimento, oltre alla sanzione del 30% per l’omesso versamento, anche a quella per la dichiarazione infedele, seppure in forma ridotta (riduzione dal 90 al 60%) sebbene la ritenuta sia stata dichiarata nel modello?
F. C. – Como

Nel caso di specie, si ravvisano due violazioni: la violazione di omesso versamento della ritenuta di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 471/1997, per cui è applicabile la sanzione del 30%, e relativamente alla data non veritiera di versamento della ritenuta riportata nel modello 770 la violazione di dichiarazione inesatta di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 471/1997 che punisce, peraltro, con una pena da 516 euro a 4.131 euro le omissioni e le incompletezze relative agli elementi previsti dall'articolo 4 del Dpr 322/1998, ossia alle indicazioni tipiche del modello 770, utili per la determinazione dell’ammontare dei compensi e proventi, sotto qualsiasi forma corrisposti, delle ritenute, dei contributi e dei premi, nonché per l’effettuazione dei controlli e gli altri elementi richiesti nel modello di dichiarazione. Pertanto, ai fini del ravvedimento operoso, occorrerà fare riferimento alle predette sanzioni (30% e 516 euro), tenendo presente che la sanzione applicabile per la dichiarazione inesatta è unica, non avendo rilievo il numero di errate indicazioni contenute nella singola dichiarazione del sostituto d’imposta.

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