L'esperto rispondeAdempimenti

Per detrarre l’affitto dello studente fuori sede serve la quietanza di pagamento

di Giuseppe Merlino

La domanda

Mia figlia studia fuori sede. Dovendo pagare l’affitto della stanza tramite bonifico bancario sulla base di un contratto regolarmente registrato, vorrei sapere se in sede di dichiarazione dei redditi le ricevute dei bonifici sono sufficienti ai fini dello scarico fiscale, se sono assoggettate a marca da bollo oppure il proprietario è tenuto comunque al rilascio della ricevuta.
A. R. - Taranto

Nei documenti di prassi (confronta, circolare 7/E/2018) l’agenzia delle Entrate, in relazione alla documentazione da conservare per giustificare la fruizione della detrazione prevista dall'articolo 15, comma 1, lettere i- sexies) e i-sexies.01), del Tuir, Dpr 917/1986, chiede di conservare quanto segue:
• copia contratto di locazione registrato, stipulato ai sensi della legge n. 431 del 1998 o contratto di ospitalità o assegnazione in godimento;
• autocertificazione con la quale si attesta di essere studente universitario e di rispettare i requisiti previsti dalla legge;
• quietanze di pagamento.
Poiché il termine “quietanza” sta ad indicare la dichiarazione scritta con cui il creditore attesta di aver ricevuto il pagamento dal debitore, è consigliabile che quest’ultimo – in forza dell’articolo 1199 del Codice civile (“diritto del debitore alla quietanza”) – chieda al locatore di rilasciare la quietanza di pagamento (magari un’unica quietanza dalla quale si evinca che nell’anno X sono stati pagati canoni di locazione per un importo Y) che per importi superiori a 77,47 euro è da assoggettare ad imposta di bollo da 2 euro (confronta, articolo 13 della Tariffa , parte I, allegata al Dpr 642/1972).

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