Per le holding una stretta retroattiva sugli interessi passivi
La legge di Stabilità 2018 ha abrogato la disposizione che prevedeva di considerare ai fini del calcolo del Rol l’ammontare dei dividendi incassati relativi a partecipazioni in società non residenti che risultavano controllate di diritto ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile.
Tale previsione era stata introdotta all’articolo 4 del Dlgs 147/2015 (decreto internazionalizzazione) con l’obiettivo di ampliare la base di calcolo del Rol a fronte dell’eliminazione della possibilità di compensare gli interessi indeducibili del gruppo con il Rol conferito dalla società estere virtualmente partecipanti al consolidato nazionale.
L’articolo 96 del Tuir ammette la deducibilità degli interessi passivi fino a concorrenza degli interessi attivi e dei proventi ad essi assimilati. L’eccedenza è deducibile nel limite del 30% del risultato operativo lordo (Rol) della gestione caratteristica, che è determinato come differenza tra il valore ed i costi della produzione (come definiti dal codice civile) con alcune specifiche esclusioni (ammortamenti e canoni di locazione finanziaria dei beni strumentali). Sono rilevanti, ai fini della determinazione del Rol anche i componenti iscritti in passato nell’area straordinaria del conto economico ad eccezione dei componenti positivi e negativi di natura straordinaria derivanti da trasferimenti di azienda o di rami di azienda.
La quota di interessi passivi indeducibile è riportabile nei periodi di imposta successivi, se e nei limiti in cui in tali periodi vi sia un Rol capiente. Ai sensi del comma 7 dell’articolo 96 i soggetti che partecipano ad un consolidato fiscale possono portare in abbattimento del reddito complessivo di gruppo gli interessi passivi in eccedenza se gli altri soggetti partecipanti al consolidato presentano un Rol capiente e non sfruttato per la deduzione dei propri interessi passivi.
Abrogando la possibilità di includere ai fini del calcolo del Rol i dividendi incassati relativi a partecipazioni in società estere, la legge di Stabilità limita la deduzione degli interessi passivi delle holding industriali che controllano società non residenti. Tale modifica opera retroattivamente e, in deroga ai principi dello Statuto del Contribuente, decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016 e quindi già a partire dal 2017 per i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare.