L'esperto rispondeImposte

Ravvedimento con sanzione fissa se la fattura registrata in ritardo non pregiudica l’Iva

Applicabile la sanzione fissa quando la liquidazione Iva si chiude a credito dopo la registrazione della fattura tardiva e il credito Iva eccedente non sia stato utilizzato in compensazione

di Giorgio Confente

La domanda

Ci siamo accorti oggi che una società non ha emesso una fattura (di importo molto rilevante) a novembre 2023. Preciso che le liquidazioni Iva (mensili) hanno chiuso sempre a credito e lo saranno anche dopo l’emissione della fattura tardiva datata novembre 2023. Ai fini del ravvedimento a quale sanzione si deve fare riferimento ? Il credito Iva esistente è sufficiente a compensare l'Iva esposta nella fattura emessa tardivamente (novembre 2023) quindi in ogni caso non ci sarà versamento di imposta, si può quindi fare riferimento all'imposta fissa minima di 250 euro e rientrare nell’ipotesi che l’omissione non incide sulla corretta liquidazione dell’imposta?
f. m. NA

Sulla questione non risultano chiarimenti interpretativi di prassi e giurisprudenza. Ai sensi dell’articolo 6, comma 1, del Dlgs 471 del 1997 chi viola gli obblighi inerenti alla documentazione e alla registrazione di operazioni imponibili ai fini Iva è punito con la sanzione dal 90% al 180% dell'imposta riferita all'imponibile non correttamente documentato. L'ultimo periodo dell'articolo 6, comma 1, introdotto dal Dlgs 158/2015, prevede sanzione fissa da 250 euro a euro 2.000 euro quando la violazione...