Controlli e liti

Sequestro di immobili, conta il valore di mercato

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di Laura Ambrosi

La valutazione del valore degli immobili da sottoporre a sequestro non va necessariamente effettuata sulla base dei dati catastali : il giudice deve far riferimento ai valori di mercato , avendo riguardo al momento in cui il sequestro è disposto, se desumibile da elementi certi e attendibili. A precisarlo è la Cassazione (sentenza n. 4195 di ieri). Nel corso di un procedimento penale la Procura otteneva il sequestro per equivalente su beni immobili e quote societarie intestate a un soggetto ritenuto un partecipante associazione per delinquere finalizzata al compimento di alcuni illeciti fiscali, per un valore corrispondente all’intero profitto del reato.

Dopo la conferma della misura dal Tribunale del riesame, l’indagato proponeva ricorso lamentando che il valore degli immobili sequestrati era superiore a quello determinato dal Gip in quanto basato su dati catastali senza considerare il valore di mercato superiore. Secondo la Cassazione la valutazione degli immobili non deve basarsi necessariamente sui dati catastali. Il giudice può far riferimento ai valori di mercato se tale stima sia desumibile da elementi certi e attendibili che diano conto di una “effettiva” valutazione del bene. Nella specie, ciò non era avvenuto poiché il riesame aveva escluso di poter addivenire a una stima attendibile, considerata la data di costruzione, la presenza di probabili irregolarità edilizio-urbanistiche eccetera. Il ricorso è stato rigettato.

La sentenza n. 4195/2017 della Cassazione

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