Professione

Tirocinanti con partita Iva, sì all’iscrizione a Cassa dottori commercialisti

Modificato lo Statuto dell’ente. Il contributo rischiesto sarà del 12% sul dichiarato

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di Federica Micardi

Da Cassa dottori commercialisti una novità importante per i tirocinanti, che, se tenuti ad aprire la partita Iva per svolgere attività similari a quella professionale, dovranno iscriversi subito all’ente di previdenza della categoria. È stata, infatti, approvata all’unanimità una delibera che inserisce nello statuto quest’obbligo.

I giovani aspiranti dottori commercialisti dovranno versare alla Cnpadc il 12% del dichiarato e per loro, a differenza di quanto accade per gli iscritti “tradizionali”, non è previsto un minimo annuale.

Fino ad oggi i tirocinanti con partita Iva dovevano obbligatoriamente iscriversi all’Inps, gestione separata,dove il contributo è del 25%, e poi una volta superato l’esame di Stato dovevano cancellarsi dall’Inps per iscriversi alla Cassa.

Con questo nuovo obbligo si supera anche la differenza che esiste tra tirocinanti senza partita Iva, che hanno la facoltà di iscriversi a Cassa dottori già durante il tirocinio e prima di fare l’esame di Stato, e i tirocinanti con partita Iva per i quali esisteva l’obbligo di iscriversi all’Inps gesione separata.

L’iscrizione consentirà anche di accedere ad alcune iniziative di welfare, come nel caso della polizza sanitaria che la Cassa mette gratuitamente a disposizione anche dei pre-iscritti.

Prima che questa novità diventi operativa sarà necessario aspettare il nulla osta dei ministeri vigilanti (Economia e Lavoro).

Nel corso della stessa assemblea dei delegati è stata anche approvata la delibera che eviterà ai colleghi che fatturano le proprie prestazioni alla società tra professionisti (Stp) di cui fanno parte, di scontare una doppia contribuzione integrativa sul volume d'affari prodotto.

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