Tra le attività connesse nocino e latte di mandorla
L’evoluzione della produzione agricola nell’ambito delle attività connesse prosegue senza confini. Un prodotto che si ottiene ad esempio dal lavoro delle api è la propoli, sostanza resinosa che le api raccolgono dalla corteccia degli alberi e che poi elaborano con cera, polline ed enzimi.
La propoli grezza potrebbe essere considerata come il miele un prodotto primario e quindi rientrante nel reddito agrario. Lo dimostra il Dm 13 febbraio 2015, che considera fra le attività connesse la lavorazione, raffinazione e confezionamento del miele ma non la produzione di miele. I prodotti successivi derivanti dalla lavorazione della propoli ottenendo vari estratti, immaginando un processo di lavorazione semplice, possono rientrare fra le attività connesse tassate forfettariamente in base all’articolo 56-bis del Tuir (reddito pari al 15% dei corrispettivi Iva). La produzione di caramelle e prodotti similari, invece, è un’attività che fuoriesce dalle attività connesse e quindi è tassata a bilancio.
Bevande vegetali
La produzione di bevande vegetali (come il latte di mandorla) potrebbe trovare la sua collocazione nella produzione di succhi di frutta ma queste bevande nel codice Ateco 10.32.0 non sono comprese e quindi non sono nel Dm del 13 febbraio 2015. Il passo per farle rientrare nel reddito agrario è breve, ma per prudenza dovrebbero essere tassate forfettariamente.
Liquori
La produzione di nocino, limoncello e simili potrebbe essere considerata fra le attività agricole connesse, tenuto conto ad esempio che la grappa prodotta prevalentemente con le vinacce proprie rientra nel reddito agrario. Queste produzioni, non essendo comprese nel Dm del 13 febbraio 2015, potrebbero scontare la tassazione forfettaria con il 15%, ma attenzione: i prodotti propri dell’impresa agricola produttrice devono essere prevalenti.
Ammendanti per l’agricoltura
Quanto alla produzione di ammendanti per l’agricoltura, se il processo di produzione non è complesso e richiede soltanto una prima lavorazione, potrebbe trattarsi di attività connessa. Il ricavo concorre dunque a formare il reddito nella misura del 15% - non essendo l’ammendante compreso nel decreto ministeriale - a patto che si ottenga da una prima lavorazione.
Prodotti cotti
Generalmente i prodotti cotti non rientrano fra le attività agricole connesse poiché appartengono ai prodotti della gastronomia.
Cosmetici
La produzione di cosmesi è generalmente considerata attività non connessa, perché il processo produttivo richiede almeno una seconda lavorazione. Le materie prime possono essere le alghe o le bave di lumaca (prodotti rientranti nel reddito agrario), ma la successiva trasformazione rientra nel reddito di impresa determinato a bilancio.
Produzione di insetti
La produzione di insetti finora destinati alla lotta biologica (Iva - tabella A parte 2° - punto 19) e in futuro forse anche a scopi alimentari, rappresentano una attività agricola, trattandosi della realizzazione di un ciclo biologico di un organismo vivente. Tuttavia, ai fini fiscali non rientrano né nel regime speciale Iva - non essendo compresi nella tabella A parte prima allegata al decreto Iva - né nel reddito agrario, non essendo compresi nel decreto ministeriale degli animali allevati del 20 aprile 2006.