Acconti a rate anche per il concordato. I chiarimenti di AssoSoftware e la videoguida sul rinvio della scadenza
Possibile beneficiare della proroga del versamento del secondo acconto includendo anche l’imposta sostitutiva da maggiorazione degli acconti ordinari
Tornano gli acconti a rate per le persone fisiche titolari di partite Iva fino a 170mila euro di ricavi o compensi. Sarà possibile rinviare il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi dal 30 novembre (che quest’anno, però, slitta al 2 dicembre) al 16 gennaio 2025, con la chance ulteriore di rateizzare il dovuto in cinque tranche fino al mese di maggio. Nella videoguida l’esperta del Sole 24 Ore Alessandra Caputo spiega le verifiche da effettuare.
L’applicazione al concordato preventivo
Chance anche per il concordato preventivo come confermato anche da una nota di AssoSoftware: «Considerato che l’imposta sostitutiva legata alla maggiorazione è di fatto un incremento dell’acconto ordinario, AssoSoftware, anche grazie alle interlocuzioni in corso con l’amministrazione finanziaria, ritiene che i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale, se ricorrono le condizioni dei limiti di ricavi/compensi, possano beneficiare della proroga del versamento del secondo acconto includendo anche l’imposta sostitutiva da “maggiorazione” degli acconti ordinari».