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Cedolare secca ancora in bilico per il comodatario

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di Luigi Lovecchio

La domanda

Il recente Dl 50/2017, consente l’applicazione della cedolare secca anche sui contratti di locazione conclusi dal comodatario. Alla luce di tale modifica, il reddito fondiario derivante da tali contratti deve essere sempre imputato al comodante (proprietario dell’immobile) come indicato dalle risoluzioni 381/E e 394/E dell’agenzia delle Entrate, oppure sarà tassato in capo al comodatario che stipula il contratto di locazione?

In effetti la questione è dubbia e si è in attesa di chiarimenti dall’agenzia delle Entrate. Da un lato, potrebbe osservarsi che l’articolo 4, Dl 50/2017, abbia spostato l’attenzione sul contratto che sembra essere diventato l’elemento centrale per la tassazione. Se così fosse, poiché il contratto è stipulato dal comodatario il relativo reddito dovrebbe essere imputato a lui, diversamente da quanto stabilito in passato.
Nel contempo, potrebbe altresì osservarsi che in realtà la novella non interviene sulle regole di imputazione dei redditi limitandosi a disporre una nuova facoltà di opzione per un regime sostitutivo, in assenza del quale peraltro continua ad applicarsi l’Irpef ordinaria.
È probabile che la risposta corretta sia la prima ma è meglio attendere le prime istruzioni ufficiali in materia. Sul punto, segnalo che nessun chiarimento è contenuto nell’ultimo provvedimento direttoriale del 12 luglio scorso dell’agenzia delle Entrate.

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