Cedolare secca ancora in bilico per il comodatario
In effetti la questione è dubbia e si è in attesa di chiarimenti dall’agenzia delle Entrate. Da un lato, potrebbe osservarsi che l’articolo 4, Dl 50/2017, abbia spostato l’attenzione sul contratto che sembra essere diventato l’elemento centrale per la tassazione. Se così fosse, poiché il contratto è stipulato dal comodatario il relativo reddito dovrebbe essere imputato a lui, diversamente da quanto stabilito in passato.
Nel contempo, potrebbe altresì osservarsi che in realtà la novella non interviene sulle regole di imputazione dei redditi limitandosi a disporre una nuova facoltà di opzione per un regime sostitutivo, in assenza del quale peraltro continua ad applicarsi l’Irpef ordinaria.
È probabile che la risposta corretta sia la prima ma è meglio attendere le prime istruzioni ufficiali in materia. Sul punto, segnalo che nessun chiarimento è contenuto nell’ultimo provvedimento direttoriale del 12 luglio scorso dell’agenzia delle Entrate.
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