L'esperto rispondeImposte

Concordato preventivo biennale a rischio per chi è uscito dal forfettario nel 2023

Un’interpretazione restrittiva porterebbe ad escludere dal Cpb i contribuenti forfettari che nel 2023 hanno perso i requisiti d’accesso o per cui si sono verificate condizioni ostative

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di Rosanna Acierno

La domanda

Un medico dipendente du una Usl svolge anche lavoro autonomo con partita Iva in regime forfettario nell’anno 2023. Percependo un reddito lordo da lavoro dipendente nell’anno 2023 superiore a 30mila euro lordi, nel 2024 non può più beneficiare del regime forfettario e adotta la contabilità semplificata e la tassazione ordinaria del reddito. La normativa in tema di concordato preventivo biennale indica come causa di esclusione dalla possibile adesione alla proposta concordataria il superamento della soglia di 85mila euro di compensi nell’anno 2023. Nulla dispone in merito alla fuoriuscita dal regime forfettario per altre cause. Ritengo quindi corretto che il contribuente in questione possa aderire alla proposta concordataria formulata con i dati del 2023, ovviamente per un solo anno (2024), sottoponendo a tassazione con il regime ordinario (Irpef) il reddito concordatario nel 2024 per la parte di reddito corrispondente a quanto dichiarato nel 2023 e con imposta sostitutiva, se ritenuto opportuno, la parte eccedente. È corretto?
A. S. - Arezzo

In linea generale, secondo quanto peraltro chiarito dall’agenzia delle entrate con la circolare 18/E del 2024, possono aderire al concordato preventivo biennale per il 2024 gli imprenditori individuali e i professionisti che hanno applicato nel 2023 il regime forfettario e che compilano il quadro LM del modello Redditi PF 2024. Inoltre, come puntualmente rilevato dal lettore istante, ai fini della esclusione dal concordato preventivo, l’articolo 2 comma 1 del Dm 15 luglio 2024 menziona esclusivamente...