Crediti 2020 da compensare entro l’invio del Redditi 2022
I crediti Inps di artigiani e commercianti del periodo d’imposta 2020 possono essere utilizzati in compensazione sul modello F24 solo fino alla data di presentazione del modello Redditi 2022, relativo al periodo d’imposta 2021.
Oltrepassata questa soglia temporale, si può solo chiedere il credito a rimborso, oppure utilizzare lo stesso in compensazione interna con altri contributi Inps, passando però, in quest’ultimo caso, per le apposite procedure informatiche presenti sulla piattaforma dell’Istituto.
In entrambe le ipotesi (rimborso/compensazione interna), comunque, non sarà sufficiente la mera indicazione dell’operazione nel quadro RR, ma sarà necessario confermare la volontà espressa nel modello Redditi anche attraverso una specifica richiesta telematica da eseguire sul sito Inps.
È questa, in sintesi, la regola che governa da qualche anno il riporto delle eccedenze di versamento di contributi per artigiani e commercianti, e che costringe i contribuenti a dover monitorare i crediti contributivi dando priorità alla compensazione, per non dover essere costretti a fare domanda di rimborso.
Per l’utilizzo in compensazione orizzontale dei crediti previdenziali, non vige mai l’obbligo di apposizione del visto di conformità e del previo invio telematico del modello, anche se la compensazione viene effettuata per un importo superiore a 5.000 euro.
Trattandosi di crediti di natura previdenziale rimane sempre possibile la compensazione, pure in presenza di debiti iscritti a ruolo e scaduti per imposte erariali di ammontare superiore a 1.500 euro; l’inibizione, infatti, opera solo quando si devono compensare crediti di natura tributaria (come Irpef, Iva, eccetera).
Nel merito della questione, è bene precisare che il limite temporale per effettuare la compensazione delle eccedenze dell’anno precedente è quello di presentazione della dichiarazione successiva a quella dalla quale risulta il credito, e non il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione.
Pertanto, in caso di presentazione anticipata (ossia prima del termine ultimo di scadenza) del modello Redditi 2022, sarà quest’ultima data, e non il 30 novembre prossimo, a far da spartiacque temporale per l’eventuale utilizzo in compensazione del credito Inps maturato nell’anno d’imposta 2020.
Per quanto attiene poi alla corretta indicazione del credito previdenziale con anno di riferimento 2020, di cui è avvenuta la compensazione nel modello Redditi 2022, si fa presente che la stessa va riportata al rigo RR2 colonne 21 e 35. Questo per tutte le compensazioni presentate entro la data di inoltro telematico della dichiarazione.
Quindi, anche in caso di compensazione del credito Inps da effettuarsi, ad esempio, il prossimo 16 ottobre 2022, in caso di modello Redditi 2022 non ancora spedito, la stessa dovrà trovare precisa indicazione nel quadro RR. Ed è qui che serve fare attenzione, perché il più delle volte la compensazione avviene a dichiarazione già chiusa, comportando la necessità di doverla riaprire per poter citare l’avvenuta presentazione del modello F24.