L'esperto rispondeImposte

Decadenza dal concordato con l’integrativa che riduce i redditi proposti di oltre il 30%

La presentazione di una nuova dichiarazione integrativa che ripristini precedenti valori non evita la decadenza

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di Rosanna Acierno

La domanda

Un contribuente impresa individuale soggetto agli Isa entro il 31 ottobre 2024 ha aderito al concordato preventivo biennale senza adeguarsi ai maggiori ricavi Isa per l’anno 2023; a novembre presenta una dichiarazione integrativa con la quale decide di adeguarvisi, avendo così un maggior reddito Irpef dichiarato e una maggiore imposta versata. A seguito dell’adeguamento Isa, nel quadro P del prospetto del Cpb si ha la seguente situazione: Il rigo P4, reddito rilevante ai fini del Cpb resta invariato; gli importi dei righi P6 e P7 (redditi proposti per gli anni 2024 e 2025) sono entrambi diminuiti di più del 30% rispetto agli analoghi importi della dichiarazione originaria. Il contribuente è decaduto dall’adesione al concordato preventivo biennale per gli anni 2024 e 2025 ? Se presentasse una nuova dichiarazione integrativa che ripristinasse i dati originari può restare nel concordato?
G. G. - Salerno

Si ritiene che nel caso prospettato la presentazione della dichiarazione integrativa determini la decadenza dal concordato preventivo biennale. Inoltre, seppure in mancanza di chiarimenti ufficiali sul punto, si ritiene che una nuova presentazione di dichiarazione integrativa per ripristinare i precedenti valori non consentirebbe di escludere la decadenza. In via preliminare, si precisa infatti che la presentazione, come nel caso prospettato, di dichiarazioni integrative per ravvedere errori o omissioni...