L'esperto rispondeAdempimenti

Due coniugi possono risiedere in due abitazioni principali in comuni diversi

di Pasquale Mirto

La domanda

Sono unico proprietario della mia casa di abitazione nel comune di Massa dove abito ed ho la residenza.
Recentemente ho acquistato una casa nel comune di Empoli della quale sono unico proprietario, dove mia moglie risiede per lavoro ed ha la residenza.
Vorrei sapere se per questo appartamento dovrò pagare l’Imu.
A.P. – Massa

L’articolo 13, comma 2 del decreto legge 201/2011 definisce come abitazione principale quella «nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente».
La normativa fa riferimento al nucleo familiare e quindi a stretto rigore, nel caso prospettato, si potrebbe anche ipotizzare uno spacchettamento del nucleo familiare, similmente a quello intercettato nell’Ici (Cassazione n. 14389/2010 e Cassazione n. 1099 del 18 gennaio 2018), spacchettamento che potrebbe portare a negare i benefici per entrambe le abitazioni dei coniugi.
Va, tuttavia precisato, che, ad avviso del ministero delle Finanze (circolare n. 3/2012), se i componenti dello stesso nucleo familiare hanno invece stabilito la residenza e la dimora abituale in due abitazioni che insistono in due comuni diversi, è possibile considerale entrambe come abitazioni principali, «poiché in tale ipotesi il rischio di elusione della norma è bilanciato da effettive necessità di dover trasferire la residenza anagrafica e la dimora abituale in un altro comune, ad esempio, per esigenze lavorative».

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