Fattura elettronica riepilogativa per la colazione al bar
Nel caso esposto dal lettore è possibile emettere un’unica fattura con l'indicazione dei singoli scontrini. La fattura può essere emessa nel periodo transitorio entro il termine di liquidazione dell’Iva e nel sistema “a regime” entro il 15 del mese successivo a quello in cui sono state effettuate le somministrazioni. Nelle risposte alle Faq pubblicate sul sito dell’agenzia delle Entrate e aggiornate alla data del 21 dicembre 2018, si legge che qualora il cliente di un commerciante al minuto, al momento di effettuazione dell’operazione, chieda l’emissione della fattura, l’esercente può emettere uno scontrino fiscale “parlante”, ai sensi dell’articolo 3 del Dpr 696/96, da utilizzare come documento idoneo per l’emissione di una “fattura differita”. Lo scontrino fiscale parlante dovrebbe contenere la specificazione degli elementi attinenti la natura, la qualità e la quantità dell’operazione e l’indicazione del numero di codice fiscale dell’acquirente o committente. Nel caso esposto dal lettore trattandosi di somministrazione di alimenti e bevande (servizi) si potrebbe omettere l’indicazione del codice fiscale del committente e considerare lo scontrino fiscale come idonea documentazione, che consente la fatturazione differita ai sensi dell’articolo 21, comma 4, del Dpr 633/72.
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