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Forfettari, va versata l’Iva per i beni cinesi sdoganati in Italia

Con la clausola delivery duty paid l’acquisto è territorialmente rilevante e soggetto a Iva con il reverse charge

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di Giorgio Confente

La domanda

Un contribuente in regime forfettario ha ricevuto una fattura per una cessione di beni da un fornitore cinese. In fattura è indicata la sigla Dpp che fa riferimento agli incoterms «delivery duty paid». Il cessionario deve integrare la fattura e versare l’Iva all’agenzia delle Entrate?
D.C. - Avellino

La risposta è affermativa. La clausola incoterms Ddp (Delivery duty paid) fa presumere che il bene sia stato sdoganato in Italia dal fornitore cinese e che sia stato ceduto all’acquirente quando si trovava già in Italia. Sulla base di questo assunto, l’acquisto del bene è territorialmente rilevante e soggetto ad Iva con il metodo del “reverse charge”, ai sensi dell’articolo 17, comma 2 del Dpr 633/1972. Come confermato dall’agenzia delle Entrate, nella circolare 10/E/2016 (paragrafo 4.1.2), in questi casi, il contribuente forfettario è tenuto a integrare le fatture per le operazioni di cui è debitore di imposta e a versare entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, non avendo il diritto alla detrazione della relativa imposta.

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