L'esperto rispondeAdempimenti

I contributi volontari all’Inps seguono il principio di cassa

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di Giuseppe Merlino

La domanda

Nel 2017 ho versato all’Inps,contributi volontari (autorizzati dall’ istituto stesso) euro 24.763,00 per poter accedere alla pensione di anzianità.
A dicembre 2017 l’Inps mi ha corrisposto l’importo della pensione con validità ottobre 2017.
Ho ricevuto quindi il relativo CU che riporta un imponibile di euro 11.481,00 con Irpef pari ad euro 2.240.
Da quanto a mia conoscenza so che i contributi volontari sono totalmente detraibili ai fini fiscali mentre il Caf mi ha anticipato che il recupero potrà azzerare il solo importo dell’Irpef. Questo significa che con la dichiarazione dei redditi riceverò, al netto delle altre detrazioni quali spese mediche eccetera il solo rimborso Irpef di 2.240 perdendo quindi il 19% sul totale dei versamenti versati?

Nel premettere che per questa tipologia di oneri l’agevolazione prevista consiste nella deducibilità dal reddito complessivo e non nella detraibilità di una quota percentuale dall’imposta dovuta, si conferma quanto anticipato al lettore dal Caf. Dovendo seguire il “principio di cassa”, sono infatti oneri che abbattono il reddito complessivo nel periodo d’imposta in cui sono stati effettivamente sostenuti e, nel caso prospettato, non c’è capienza di reddito sufficiente. Come precisato dalle Entrate nella circolare 7/E/2018, «l’eventuale eccedenza non può quindi essere chiesta a rimborso né portata in deduzione nel periodo d’imposta successivo tranne che non vi sia un’espressa previsione normativa. Un’eccezione a tale regola generale è prevista, ad esempio, per le somme restituite al soggetto erogatore che hanno concorso a tassazione negli anni precedenti (articolo 10, comma 1, lettera d-bis, del Tuir)».

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