L'esperto rispondeAdempimenti

I corrispettivi oggetto di fatture differite da scorporare dai corrispettivi giornalieri

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di Giorgio Confente

La domanda

Le fatture emesse ai clienti che ne fanno richiesta, in una stazione di servizio carburanti al dettaglio, non essendoci più la carta carburante, vengono generate dal portale della compagnia petrolifera previa iscrizione del cliente; mentre le fatture differite vengono elaborate in sede con il software di una società di hosting. Fino al 2018 sulle fatture differite (cartacee) si inseriva la dicitura «importo già registrato nei corrispettivi» e in fase di liquidazione periodica, queste fatture erano incluse nei corrispettivi, per cui Iva acquisti meno Iva corrispettivi e si aveva il debito/credito Iva del periodo. Dal 2019 si potrà inserire tale dicitura sulla fattura elettronica? In fase di liquidazione periodica Iva, ora che tutto o quasi avviene in termini informatici, l’Agenzia terrà conto del fatto che, come avveniva in passato, le fatture emesse saranno incluse nel totale dei corrispettivi giornalieri o sarebbe opportuno separare fatture da incassi?
T.V. – Villapiana CS

Nel caso di emissione di fattura elettronica l’importo fatturato deve essere scorporato dai corrispettivi giornalieri. Questo è stato confermato nella risposta alla Faq n. 45 pubblicata il 21 dicembre 2018, sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Secondo il parere espresso dall’agenzia delle Entrate, il commerciante può emettere una ricevuta fiscale integrata o uno scontrino fiscale “parlante”, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del Dpr 696/96 da utilizzare come documenti idonei (equipollenti ai documenti di trasporto) per l’emissione di una “fattura differita”. Come già previsto con la circolare 249/E del 11/10/1996, l’ammontare dei corrispettivi certificati da ricevuta o scontrino fiscale e oggetto di fatturazione differita deve essere scorporato dal totale giornaliero dei corrispettivi.

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