Il bene in comunione con il coniuge va iscritto al 50% nell’impresa familiare
La situazione rappresentata presenta più di un problema, a parere di chi scrive. Anzitutto il bene immobile , in quanto detenuto in comunione legale con il coniuge, andava riconosciuto quale bene dell'azienda limitatamente al 50% del suo valore e conseguentemente dovevano essere dedotti parzialmente costi sostenuti ed Iva. Ipotizzando che tale situazione ormai sia consolidata ed irrimediabile, l’aver dedotto il 100% dei costi relativi all’immobile non autorizza a ritenere l’immobile di proprietà dell’imprenditore al 100 per cento.
Sempre a parere di chi scrive sarebbe necessario ricostruire il valore fiscalmente riconosciuto al 50% e trattare l’estromissione come operazione da eseguire su metà del valore del bene. Del resto in questo modo si pronuncia anche la circolare 26 del 1° giugno 2016, capitolo 4, paragrafo 4. Conseguentemente l’imposta sostitutiva andrà calcolata sul 50% mentre il restante 50% di valore del bene, di proprietà della moglie non sconta alcuna imposizione .
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