Il figlio erede della ditta paterna ne dichiara le perdite fiscali non ancora compensate
Ditta individuale
Si ritiene che le perdite fiscali generate dall’impresa individuale, in data antecedente al decesso del titolare, siano riportabili dall’erede nella propria dichiarazione dei redditi, secondo le nuove regole introdotte – con effetto dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2017 - dall’articolo 1, commi da 23 a 26, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di Bilancio 2019). Per tutti i soggetti Irpef, a prescindere dal regime contabile adottato, è pertanto ammesso il riporto delle perdite negli esercizi successivi, nel limite dell'80% dei redditi conseguiti in tali esercizi, per l’intero importo che vi trova capienza. La situazione in esame si discosta da quella esaminata dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1216/2021: nell’occasione, in particolare, i giudici di legittimità hanno escluso la possibilità per gli eredi di indicare nelle proprie dichiarazioni le perdite di competenza del de cuius derivanti da una partecipazione in una società di persone.
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