Il non profit trova casa nel Registro unico
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto con le regole, parte il conto alla rovescia per la piena operatività
Gli enti non profit si preparano al varo del Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che fissa le regole di ingresso nel nuovo registro scatta il conto alla rovescia di sei mesi per l'operatività del Runts. Tante le novità che prenderanno vita a partire da aprile del prossimo anno e alle quali sarà dedicato il Focus in edicola mercoledì 7 ottobre con «Il Sole 24 Ore».
Il Runts si dispiegherà in piu tappe. La prima ad aprile 2021 che segnerà il venir meno di numerosi registri territoriali assorbiti dal Runts. Niente più registri settoriali per organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) dunque. Gli attuali registri gestititi autonomamente da diverse autorità locali e nazionali si trasformeranno in “sezioni” di un registro unico. Questo permetterà di applicare regole uniformi superando l'attuale babele di disposizioni e interpretazioni territoriali che variano da regione a regione. Per le Onlus invece l’anagrafe gestita dall'agenzia delle Entrate resterà in vigore fino all'operatività delle nuove norme fiscali che modificheranno i criteri di tassazione dei redditi prodotti dagli enti non profit iscritti al Runts (le norme agevolative sulla fiscalità indiretta e le erogazioni liberali sono già in vigore dal 1° gennaio 2018 per Onlius, Aps, Odv). Dunque per le Onlus che vorranno mantenere il regime fiscale attuale, previsto dal Dlgs 460/98, vi sarà piu tempo per adeguare lo statuto alle regole del Cts. Laddove l'autorizzazione Ue dovesse arrivare il prossimo anno, infatti, avranno a disposizione tutto il 2021 per valutare in quale sezione del Runts iscriversi fino al 31 marzo dell'anno successivo. Oltre questa data la mancata iscrizione farà scattare l'obbligo di devoluzione del patrimonio incrementale.
Per gli enti non iscritti in nessun registro vi sarà la possibilità di acquisire la qualifica di Ets (ente del terzo settore) a partire da aprile del prossimo anno accedendo alle misure fiscali già in vigore dal 2018 nonché al 5 per mille e alle altre disposizioni di favore per gli enti iscritti al Runts. Pensiamo all'accesso ai finanziamenti pubblici.
Un rebus da risolvere riguarda invece la data del 31 ottobre. Come già confermato anche dal ministero del Lavoro si tratta di un termine entro il quale quegli enti che sono qualificati come Ets già nel periodo transitorio (Onlus, Odv e Aps) potranno approvare le modifiche statutarie obbligatorie con le maggioranze previste per l'assemblea ordinaria. Dunque un termine che non riguarda gli enti non considerati Ets in questa fase né tantomeno quelli privi dell'organo assembleare, si pensi alle fondazioni.
Nella fase di registrazione al Runts un ruolo importante giocheranno infine i notai per gli enti dotati di personalità giuridica. Il vaglio notarile preventivo dimezzerà, infatti, i termini per il controllo degli Uffici sulle modifiche statutarie. Per commercialisti ed esperti contabili invece vi sarà la possibilità, espressamente prevista dal decreto, di trasmettere gli atti agli uffici del Runts.