L'esperto rispondeImposte

Il rapporto di lavoro in corso preclude il regime forfettario a prescindere dall’attività

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di Giovanni Petruzzellis

La domanda

Sono dipendente presso un’azienda da circa 20 anni con un inquadramento da centralinista e call center. Da circa 10 anni mi sono abilitato come consulente del lavoro ed ho aperto la partita Iva. Per l’attività professionale di consulente del lavoro non ho tantissimi clienti e il mio cliente prevalente, circa il 60%, è il mio stesso datore di lavoro per il quale, appunto, svolgo anche l’attività di consulente.
Quindi per lo stesso soggetto ho una doppia posizione. L’ingresso al regime forfettario prevede l’esclusione di chi ha rapporti con il proprio datore per la prevalenza della propria attività iva. Ma i due lavori sono completamente diversi. Secondo voi posso rientrare nel regime forfettario per la mia attività di consulente?C.C. – Macerata

La nuova causa di esclusione introdotta dalla legge di Bilancio 2019 preclude l’applicazione del regime forfettario da parte dei soggetti che esercitano l’attività autonoma prevalentemente nei confronti di datori di lavoro, ovvero di soggetti ad essi direttamente o indirettamente riconducibili, con i quali siano in corso rapporti di lavoro o siano intercorsi nei due precedenti periodi d’imposta (articolo 1, comma 57, lettera d-bis, legge 190/2014). La norma, facendo genericamente riferimento alla circostanza che l’attività autonoma sia esercitata prevalentemente nei confronti del datore di lavoro senza imporre alcuna valutazione di merito, non ammette margini per ritenere possibile che, nel caso proposto, ci si possa avvalere del regime forfettario.

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