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Iva, il pro rata è zero se il corrispettivo da vendita di gratta e vinci è costituito dall’aggio

Qualora il corrispettivo fosse costituito dal prezzo di rivendita praticato al pubblico, occorrerà calcolare il pro rata, distinguendo la parte esente relativa all’aggio

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di Simona Ficola

La domanda

In caso di attività commerciale che vende principalmente prodotti soggetti ad Iva e contestualmente anche gratta e vinci, si ritiene che tenendo una contabilità Iva separata delle due attività si possa evitare il calcolo del pro-rata di detraibilità nell’attività principale. Nell’attività secondaria, invece, si dovrà necessariamente applicare il pro rata di detraibilità sugli acquisti, prendendo come base di calcolo esente l’aggio sulle vendite dei gratta e vinci e non l’intero corrispettivo di vendita. Tale modalità di calcolo sembra essere ammessa dalla risposta al quesito 3.2.2 della circolare 98 del 17 maggio 2000 dell’agenzia delle Entrate, il quale seppur riferito ad altro tipo di operazioni richiama anche le operazioni esenti. Si chiede se tale interpretazione sia corretta.
S.G. – Perugia

L’aggio relativo alla vendita delle lotterie nazionali e delle lotterie istantanee (gratta e vinci) costituiscono operazioni esenti a norma dell’articolo 10, punto n. 6, del decreto Iva, Dpr 633/1972. In linea generale, le operazioni di cui all’articolo 74, comma 1, del medesimo Dpr 633/1972 non limitano il diritto alla detrazione dell’imposta. Come precisato nella circolare 98/E/2000, le suddette operazioni devono essere computate in base al corrispettivo che, sulla base degli accordi contrattuali, è dovuto al rivenditore che, a seconda dei casi, può essere costituito da un aggio sulle vendite, ovvero dall’intero prezzo di rivendita praticato al pubblico. Ebbene, nel caso di specie, se il corrispettivo è costituito dall’aggio, l’intera attività separata avrà un pro rata di detraibilità pari a zero; qualora invece il corrispettivo fosse costituito dal prezzo di rivendita praticato al pubblico, occorrerà calcolare il pro rata, distinguendo la parte esente del corrispettivo (aggio).

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