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L’acconto Irap non versato per l’esonero Covid nel rigo IR25 non può eccedere il 50% di quanto dovuto

Società cessata soggetta agli Isa

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di Gianluca Dan

La domanda

Una Snc che non ha ricostituito la pluralità dei soci è cessata nel giugno 2020. In sede di compilazione del modello Irap primo gennaio - 30 giugno 2020 da inviare entro il nono mese successivo ovvero 31 marzo 2021 come va compilato il quadro IR per scomputare dal saldo (IR21) il primo acconto figurativo non versato quale agevolazione covid? Si propone di scomputare fino a concorrenza del saldo indicandolo nel rigo IR25 prima rata, esempio:primo acconto non versato covid metodo storico 1.000 euro; secondo acconto non versato per previsione; saldo con modelli vecchi (anno 2019) IR21 200 euro ; rigo IR25 200 euro e chiude a zero.
A. L.- Pisa

L’articolo 24 del decreto legge 34/2020 consente di non versare il saldo 2019 e la prima rata dell’acconto Irap dovuta per il 2020. Nel modello Irap 2021, in applicazione della circolare 27/E/2020, è stato previsto un apposito campo, nel rigo IR25, colonna 2 denominato «Articolo 24 – decreto legge 34/2020», dove indicare l’acconto figurativo non versato che viene scomputato dall’Irap dovuta per determinare il saldo a debito (rigo IR26) o a credito (rigo IR27). Nel suddetto campo va indicato l’ammontare del primo acconto “figurativo”, non versato, che non può mai eccedere il 40% ovvero il 50% (per i soggetti Isa, cioè i soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale) dell’importo complessivamente dovuto a titolo di Irap per il periodo d’imposta 2020, pari a 200 nel quesito (rigo IR21). Seguendo tale impostazione nel caso del lettore nel campo 2 del rigo IR25 deve essere indicato un ammontare pari a 80 o a 100 se soggetto agli Isa con un conseguente saldo da riportare al rigo IR26 pari a 120 o a 100 se soggetto Isa.

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