L’ampliamento dell’attività esistente beneficia del bonus per il Mezzogiorno
Il credito d’imposta per nuovi investimenti al Sud
La risposta è positiva. Il credito d’imposta per il Mezzogiorno richiede l’investimento in beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) facenti parte di un progetto di investimento iniziale non di mera sostituzione. Nella nozione di investimento iniziale rientrano la creazione di una nuova struttura produttiva, l’ampliamento della capacità esistente, la diversificazione della produzione per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, il cambiamento fondamentale del processo produttivo, eccetera. Pertanto, per fruire del credito, non è necessario che l’investimento riguardi esclusivamente l’avvio di una nuova struttura produttiva, oppure una modifica sostanziale del processo produttivo, come riportato dal quesito, rientrandovi anche le ipotesi di ampliamento della capacità produttiva dell’impresa. Nel caso di specie, anche in considerazione dell’attività svolta dalla cooperativa, l’investimento descritto nel quesito rientra nell’ipotesi di ampliamento della capacità produttiva dell’impresa. Inoltre, il mezzo d’opera è classificabile secondo corretti principi contabili (in particolare, l’Oic, organismo italiano di contabilità, 16) nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 (impianti e macchinari) dello schema previsto dall’articolo 2424 del Codice civile. Pertanto, l’impresa potrà fruire del credito d’imposta con riferimento all’investimento indicato.
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