L'esperto rispondeImposte

L’integrativa per maggiori ritenute certificate non pregiudica il concordato preventivo biennale

Si tratta di dati che non influiscono sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo e che non modificano altri redditi

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di Rosanna Acierno

La domanda

Si richiede se la presentazione del modello integrativo Redditi 2024, anno di imposta 2023, necessaria per indicare, nel rigo RE26 maggiori ritenute di acconto certificate rispetto a quelle già esposte, possa essere causa di decadenza dal concordato preventivo biennale. Considerato che la modifica non interessa le componenti di ricavo e costo del professionista, si ritiene possibile l’invio della dichiarazione fiscale integrativa senza pregiudizio per gli effetti del Cpb.
G. V. - Genova

La tesi prospettata nel quesito è da condividere. In via preliminare, infatti, si osserva come il concordato preventivo biennale consista nella determinazione preventiva del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. Di conseguenza, la presentazione di una dichiarazione integrativa che modifica, come nel caso prospettato nel quesito, dati che non influiscono...