L'esperto rispondeImposte

L’Iva sulle cialde del caffè per le famiglie è al 10%

immagine non disponibile

a cura di Confente Giorgio

La domanda

Un mio cliente opera nel settore di vendita di cialde di caffè presso il domicilio del consumatori per la maggioranza famiglie, consumatori finali. La vendita di cialde era notoriamente al 4% fino all’abrogazione, 1° gennaio 2014 .Il problema sorge nel 2016: fino al mese di novembre abbiamo fatturato al 10% ,poi la circolare 103 del 17 novembre 2016 ha confuso tutti gli operatori del settore. Io ho seguito l’interpretazione come da circolare che detta le seguenti parole: «L’aliquota ridotta può essere legittimamente applicata solo in caso in cui l’acquirente della cialda/capsula sia l’effettivo utilizzatore della stessa in qualità di consumatore finale».Domanda: l’Iva sulle cialde da caffè presso le famiglie è al 10%, al 4% o al 22%?

L’aliquota Iva per la forniture di cialde da caffè alle famiglie è quella del 10%, prevista in generale per le somministrazioni di alimenti e bevande, ai sensi del numero 121) della Tabella A, Parte III, allegata al Dpr 633/72. La risoluzione 103/E/2016 ha chiarito che l’aliquota del 10% si applica anche al caso delle fornitore a soggetti titolari di partita Iva. Nella stessa risoluzione 103/E l’Agenzia richiede che la vendita delle cialde sia collegata con la fornitura del distributore (macchinetta del caffè), perché si possa configurare una “somministrazione”. Per questa ragione occorre, sempre secondo la citata risoluzione, che il contratto di comodato o noleggio e le fatture relative alla fornitura di capsule o cialde siano intestati alla stessa persona.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©