L'esperto rispondeAdempimenti

La fattura della società fallita accettata con segnalazione è valida

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di Giuseppe Barbiero

La domanda

La mia azienda si trova nella necessità di emettere una nota di credito intestandola ad una società fallita per recuperare l’Iva come previsto dalle norme in vigore.
Il problema è che il curatore, contestualmente alla chiusura del fallimento, ha cancellato - nel mese di maggio 2018 - la partita Iva di questa società, e quindi un documento emesso oggi su quella partita Iva risulterebbe errato e verrebbe segnalato come tale al ricevimento dello spesometro da parte dell’agenzia delle Entrate. Che cosa dobbiamo fare?

Nel caso prospettato, si ritiene che, divenuto esecutivo nella procedura fallimentare il piano di riparto, l’invio - ai fini dello spesometro - del file contenente i dati della nota di credito per il recupero dell’Iva corrispondente alla somma non riscossa, sia potenzialmente corretto, anche se nel frattempo il curatore abbia provveduto alla cessazione della partita Iva del soggetto fallito. Qualora la trasmissione del file venga accettata “con segnalazione”, ciò sta comunque ad indicare che l’invio è andato a buon fine. Nell’ipotesi, invece, in cui il file venga “scartato”, si consiglia di inviarlo nuovamente, nell’auspicio che il sistema dell’agenzia delle Entrate lo accetti “con segnalazione”. Peraltro, è sempre possibile usare il software “Comunicazione dati fattura”, disponibile gratuitamente sul sito della stessa agenzia delle Entrate, che consente di controllare il file prima della trasmissione o di verificare le anomalie e incongruenze tra i dati contenuti nel file e le indicazioni fornite nelle specifiche tecniche.

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