La fattura della società fallita accettata con segnalazione è valida
Nel caso prospettato, si ritiene che, divenuto esecutivo nella procedura fallimentare il piano di riparto, l’invio - ai fini dello spesometro - del file contenente i dati della nota di credito per il recupero dell’Iva corrispondente alla somma non riscossa, sia potenzialmente corretto, anche se nel frattempo il curatore abbia provveduto alla cessazione della partita Iva del soggetto fallito. Qualora la trasmissione del file venga accettata “con segnalazione”, ciò sta comunque ad indicare che l’invio è andato a buon fine. Nell’ipotesi, invece, in cui il file venga “scartato”, si consiglia di inviarlo nuovamente, nell’auspicio che il sistema dell’agenzia delle Entrate lo accetti “con segnalazione”. Peraltro, è sempre possibile usare il software “Comunicazione dati fattura”, disponibile gratuitamente sul sito della stessa agenzia delle Entrate, che consente di controllare il file prima della trasmissione o di verificare le anomalie e incongruenze tra i dati contenuti nel file e le indicazioni fornite nelle specifiche tecniche.
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