La vedova mantiene il diritto di abitazione anche se la nipote eredita la casa
Il lettore ha ragione, il Comune non può chiedere l’Imu alla vedova, vediamo perché. L'articolo L’articolo 540 del Codice civile disciplina il diritto di abitazione del coniuge superstite, prevedendo che a questi, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso su mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Presupposto per la concreta realizzazione del diritto di abitazione è l’appartenenza della casa e del relativo arredamento al de cuius o in comunione a costui e all’altro coniuge. Nel caso prospettato dal lettore, le condizioni previste dal Codice civile sono rispettate, a nulla rilevando che l’erede nominato con testamento sia un altro soggetto. Infatti, il diritto reale di abitazione mortis causa è acquisito immediatamente dal coniuge superstite, secondo la regola dei legati di specie (articolo 649 del codice civile) che riguardano beni determinati, al momento dell’apertura della successione indipendentemente dalle vicende della trasmissione ereditaria (Cassazione, sentenze 1989/1969 e n. 1920/2008) e quindi permane anche in caso di rinuncia all'eredità o, come nel caso di specie, quando l’immobile è ereditato interamente da altro soggetto.
Invia un quesito all’Esperto risponde