ApprofondimentoControlli e liti

Operazioni soggettivamente inesistenti, onere della prova ripartito tra Fisco e cessionario

di Francesco Verderosa

N. 23

settimana-fiscale

In tema di operazioni soggettivamente inesistenti e di detrazione dell’Iva, per smontare la prova dell’Ente impositore sulla presunta consapevolezza della frode, il contribuente non è tenuto a dover conoscere la struttura e le condizioni di operatività del proprio fornitore in quanto, al contrario, è sufficiente dimostrare di aver adoperato la massima diligenza esigibile da un operatore accorto, non potendo essere effettuati i medesimi e complessi accertamenti che di prassi pone in essere l’Amministrazione finanziaria.

L’ordinanza della Cassazione n. 14102/2024

Prima di esaminare nel merito la vicenda processuale, è opportuno premettere che, in generale, si parla di operazioni soggettivamente inesistenti in riferimento a quelle operazioni che sono state effettivamente realizzate, ma tra soggetti diversi da quelli che risultano dalla relativa documentazione contabile.

Il caso

L’ordinanza della Suprema Corte merita di essere segnalata per aver magistralmente statuito in merito all’assolvimento dell’onere della prova della conoscenza (o conoscibilità) ...