Voucher da utilizzare entro un anno nella palestra chiusa per l’emergenza sanitaria
Domande da presentare entro 30 giorni dalla conversione del decreto Rilancio
Un aiuto dal Governo per gli sportivi dilettanti e per gli amanti del fitness. Chi ha pagato un abbonamento per piscine, palestre e impianti sportivi, poi rimasto inutilizzato avrà un voucher di pari valore che potrà spendere entro un anno.
L’articolo 216 del Dl 34/2020 disciplina il diritto al rimborso degli utenti di palestre piscine ed impianti sportivi che a causa della chiusura forzata degli impianti e dei luoghi non hanno potuto fruire delle prestazioni per le quali generalmente avevano anticipatamente versato un corrispettivo.
Cosa si rimborsa
Si va dal semplice abbonamento della palestra, alla quota pagata dai ragazzini per l’attività sportiva (il corso di calcio pallavolo eccetera) per finire con i corsi di nuoto.
Chi riguarda
Riguarda tutti gli utenti, quindi tutti i fruitori dell’attività sportiva, sia che essa riguardi società a scopo di lucro (normalmente le palestre e i centri fitness) sia tipicamente enti non commerciali quindi per fare un esempio associazioni sportive dilettantistiche.
Tempistica
Il diritto copre un arco temporale che indicativamente (da decreto a decreto) può essere individuato dal 9 marzo 2020 al 25 maggio 2020 (quindi circa 76 giorni). Periodo però che si fa più lungo in alcune regioni e/o zone a seconda dei provvedimenti di chiusura che si sono succeduti nel tempo. Ad esempio in Lombardia e Veneto la chiusura è anticipatamente riferibile al 23 febbraio.
Quando presentare
Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, che ancora non c’è e quindi operativamente non è ancora iniziato alcun conto alla rovescia. Tuttavia per chi volesse la domanda si può fare già dal 2 giugno, anche se si consiglia di aspettare la conversione visto non si possono escludere modifiche dell’ultima ora.
Come presentare la domanda
Si tratta di una semplice istanza di rimborso del corrispettivo già versato per i periodi per i quali è stata disposta la sospensione dell’attività sportiva. L’istanza deve essere presentata allegando il relativo titolo di acquisto (ad esempio ricevuta) o la prova del versamento effettuato (ad esempio bonifico).
Il gestore
A questo punto la palla non solo in senso metaforico passa al gestore che entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza dell’utente in alternativa al rimborso del corrispettivo può rilasciare un vocuher di pari valore (pari a quello dell’ipotetico rimborso) da utilizzare presso la stessa struttura.
Caratteristiche del voucher
Si tratta di un titolo, concettualmente assimilabile per intenderci a un buono spesa. Vediamo le modalità di utilizzo.
● All’interno della stessa struttura incondizionatamente. Incondizionatamente significa quindi che il suo utilizzo può potenzialmente essere impiegato per fruire anche di servizi diversi rispetto a quelli a cui originariamente si riferiva l’abbonamento (ad esempio palestra).
● Entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione. Quindi indicativamente da far valere entro il 25 maggio 2021. Ad esempio, se il soggetto interessato non se la sente di ricominciare subito, nulla vieta ad esempio che si possa iniziare dal gennaio 2021.
● Cessione a terzi. La norma non lo vieta e si ritiene che rientri nel diritto del contribuente.