Cassazione, le sentenze su rinuncia al credito, confisca e atto impositivo
Rinuncia dei soci al credito: non scatta più la tassazione di Dario Deotto e Luigi Lovecchio
La tesi dell’incasso giuridico, secondo cui i crediti verso la società cui rinuncia il socio si considerano per ciò stesso incassati e dunque tassabili in capo al socio, non trova più applicazione a partire dalla introduzione dell’articolo 88, comma 4-bis, del Tuir, ad opera del decreto internazionalizzazione (Dlgs 147/2015).
• Cassazione, sentenza 16595/2023
Società, modifiche statutarie protette dall’azione revocatoria di Angelo Busani
Le deliberazioni degli organi societari comportanti modificazioni statutarie sono atti meramente interni alla società che li adotta e, quindi, non suscettibili di essere impugnati dal creditore della società stessa con l'azione revocatoria di cui all'articolo 2901 del Codice civile, mediante la quale il creditore chiede al giudice di dichiarare inefficaci nei suoi confronti gli atti che il debitore compie diminuendo il suo patrimonio in pregiudizio del diritto del creditore di essere soddisfatto delle sue ragioni di credito.
• Cassazione, sentenza 6384/2023
Dirigenti holding industriali con addizionale sui bonus di Alessandro Germani
L’addizionale del 10% su bonus e stock option di dirigenti e amministratori del settore finanziario è dovuta anche per le holding industriali, secondo un’accezione di settore finanziario che risulta essere assai ampia. Nella ricostruzione dei giudici di legittimità si lega a una serie di motivazioni socio-economiche della crisi finanziaria del 2007-2009 e deve essere quindi ampia in quanto avente ragioni sistemiche.
• Cassazione, sentenza 16875/2023
Confisca sui reati fiscali oggi patteggiabile, ma non se obbligatoria di Giovanni Negri
Sui reati fiscali la confisca resta obbligatoria e non può essere oggetto di patteggiamento. Neppure dopo la riforma del processo penale. Semmai si potrà concordare l’oggetto della misura e il suo ammontare.
• Cassazione, sentenza 25317/2023
Processo tributario, sufficiente la pretesa dell’atto impositivo di Laura Ambrosi e Antonio Iorio
Nel processo tributario, in cui viene impugnato un atto contenente una pretesa fiscale, il principio di non contestazione non comporta a carico dell’Amministrazione, a fronte dei motivi di impugnazione del contribuente, un onere di allegazione ulteriore rispetto a quanto preteso con l’atto impositivo. Si tratta infatti di un atto preesistente al processo in cui i fatti costitutivi sono già stati allegati in modo difforme da quanto ritenuto dal contribuente in sede giudiziale.
• Cassazione, sentenza 16984/2023
Cessione di animali al soccidante senza riflessi sulla detrazione Iva di Alessandra Caputo
La cessione degli animali al soccidante non preclude la detrazione dell’Iva in capo al soccidario.